La Cassazione Civile, con sentenza n°11224 del 29/05/2015, ha chiarito che si parla di concorrenza sleale qualora vi sia pericolo di confusione fra una o più società in base al nome scelto dall’imprenditore.
Nella fattispecie due coniugi avevano denominato la propria società come una società fallita e in questo modo acquisendo il rapporto con un importante cliente della precedente società.