Confisca per equivalente: la questione rimessa alle Sezioni Unite
La Corte di Cassazione, Sez. VI, con l’ordinanza del 6 giugno 2024, n. 22935, ha rimesso alle Sezioni Unite una questione di grande rilevanza giuridica relativa alla confisca per equivalente nei casi di pluralità di concorrenti nel reato.
La Corte dovrà chiarire se la confisca del profitto del reato possa essere disposta per l’intero nei confronti di ciascuno dei concorrenti, indipendentemente da quanto ognuno abbia effettivamente percepito, oppure se debba essere ripartita in base alla porzione di profitto incamerata da ciascuno o al grado di responsabilità di ognuno.
L’ordinanza evidenzia che, in caso di reati concorsuali, vi è un contrasto giurisprudenziale su come debba essere applicata la confisca per equivalente. Un primo orientamento sostiene che la confisca possa essere disposta per l’intero nei confronti di ciascun concorrente, a prescindere dal profitto effettivamente percepito, basandosi sul principio della solidarietà tra i concorrenti. Un secondo orientamento ritiene invece che la confisca debba essere proporzionale alla quota di profitto attribuibile a ciascuno, qualora tale quota sia individuabile. Un terzo orientamento propone una ripartizione del profitto in parti uguali tra i concorrenti quando non sia possibile determinare le quote individuali.
Confisca per equivalente: la questione rimessa alle Sezioni Unite
La decisione delle Sezioni Unite sarà cruciale per chiarire come applicare la confisca per equivalente in modo coerente e giusto, tenendo conto delle specifiche circostanze di ogni caso. Questo avrà un impatto significativo sulla responsabilità patrimoniale dei concorrenti nei reati e sulla capacità dello Stato di recuperare i profitti illeciti. Se necessitate di assistenza legale su questioni relative alla confisca per equivalente o altre problematiche penali, il nostro studio legale è a vostra disposizione per offrirvi consulenza e supporto qualificato.