Il fideiussore è liberato se il creditore è consapevole delle difficoltà economiche del debitore

Il fideiussore è liberato se il creditore è consapevole delle difficoltà economiche del debitore.

La Corte di Cassazione civile, con ordinanza n. 27173/2023, ha stabilito che il fideiussore omnibus è liberato quando sopravvenga un notevole aumento delle difficoltà di soddisfacimento del suo credito a causa della mutata condizione patrimoniale del debitore ed il creditore, benché a conoscenza di tale situazione, continui a concedere finanziamenti senza speciale autorizzazione del fideiussore.

Cosa è la fideiussione?

Il fideiussore è liberato se il creditore è consapevole delle difficoltà economiche del debitore, dunque.

La fideiussione rientra nella categoria delle garanzie personali, istituto con cui un soggetto garantisce, con il proprio patrimonio, l’adempimento di un’obbligazione altrui.

Si tratta, in poche parole, dell’intervento di una terza persona che sottoscrive un contratto con l’istituto di credito per mettere a disposizione i suoi beni nel caso in cui il titolare del finanziamento si trovasse in una situazione economica negativa.

La figura del fideiussore (che può essere tanto una persona fisica quanto una persona giuridica) offre maggior sicurezza al creditore, il quale in tal modo si assicura che il suo credito sarà soddisfatto anche nel caso di inadempimento da parte del debitore principale.

La legge non richiede per il garante caratteristiche particolari, fatta eccezione per quanto previsto dall’art. 1943 c.c., ossia qualora il debitore sia obbligato ad indicare un fideiussore.

In pratica, entrando più nel dettaglio, la fideiussione è una polizza che una persona sottoscrive con un istituto di credito tramite la quale si impegna a garantire con il proprio patrimonio l’obbligazione finanziaria contratta da un’altra persona. Detto in un altro modo, si tratta della disponibilità a corrispondere con i propri beni il debito assunto da un altro soggetto nel caso in cui quest’ultimo non riuscisse a pagarlo.

La fideiussione rappresenta, quindi, un’ulteriore garanzia per la banca nel momento in cui deve concedere un finanziamento a lungo termine, com’è il caso del mutuo per l’acquisto di un immobile. A differenza del pegno o dell’ipoteca, in questo caso il creditore può contare non su un bene concreto ma sul patrimonio di una terza persona, quella con cui sottoscrive la polizza di fideiussione.