La valutazione del merito creditizio non invalida il contratto di finanziamento: la decisione del Tribunale di Padova
Il merito creditizio è un aspetto cruciale nella concessione di finanziamenti, sia per privati che per imprese. Tuttavia, la violazione delle regole relative alla sua valutazione non sempre determina l’invalidità del contratto di finanziamento. Questo è stato chiarito dal Tribunale di Padova con il decreto del 30 luglio 2024, stabilendo che l’omessa verifica del merito creditizio non incide sulla validità del contratto, ma può comportare conseguenze risarcitorie.
Secondo la decisione del Tribunale, le norme relative al merito creditizio sono finalizzate alla tutela di interessi generali e impongono alle banche l’obbligo di verificare la capacità di un’impresa di restituire il prestito. Tuttavia, queste regole non sono considerate elementi strutturali del contratto di finanziamento, motivo per cui, anche in caso di violazione, il contratto rimane valido. Ciò non significa, però, che la banca sia esente da responsabilità. Se la banca eroga un prestito senza adeguate verifiche, può essere chiamata a rispondere per i danni subiti dall’impresa finanziata.
La valutazione del merito creditizio non invalida il contratto di finanziamento
Questa decisione ha implicazioni rilevanti sia per le banche che per i clienti. Da un lato, le banche devono rispettare gli obblighi di diligenza previsti dalla legge, altrimenti rischiano di essere responsabili per eventuali danni causati da una concessione del credito irresponsabile. Dall’altro, i clienti, specialmente le imprese, devono essere consapevoli che un finanziamento concesso senza un’adeguata valutazione del merito creditizio non invalida il contratto, ma apre la possibilità di richiedere un risarcimento.
La pronuncia del Tribunale di Padova si inserisce in un contesto giurisprudenziale più ampio, in cui la responsabilità delle banche nella concessione del credito è oggetto di costante attenzione. In particolare, la Suprema Corte ha più volte ribadito l’importanza della diligenza del finanziatore nella concessione del credito, come affermato nella sentenza Cass. Civ. n. 18610/2021. Questo equilibrio tra il rispetto delle norme di prudenza e la validità del contratto rappresenta un tema centrale nel diritto bancario moderno.
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