La Cassazione Civile, con sentenza n°8300 del 23/04/2015, ha chiarito che un lavoratore può dichiarare al datore di lavoro che il suo stato di salute è incompatibile con determinate mansioni che il datore gli ha assegnato chiedendo, nel contempo, l’assegnazione a a mansioni compatibili con la sua condizione. Tale diritto non permette al lavoratore, tuttavia, di rifiutarsi di sottoporsi a legittimi controlli medici. Se il lavoratore rifuta il controllo, il datore può sospendere la retribuzione fino al momento dell’accertamento sanitario.