Responsabilità e prevenzione: la Corte di Cassazione chiarisce i criteri per la detenzione di droghe lievi
Cassazione: valutazione completa obbligatoria per detenzione droghe lievi
In una recente sentenza (n. 14690 del 9 aprile 2024), la corte di cassazione, sezione VI penale, ha fatto chiarezza sui criteri da applicare per la configurazione del “fatto di lieve entità” in materia di detenzione di sostanze stupefacenti.
Il caso e la questione
La vicenda riguardava un imputato accusato di detenzione di droga ai sensi dell’art. 73 del testo unico sulle sostanze stupefacenti (D.P.R. 309/1990). La difesa sosteneva che la quantità e la qualità della droga in questione rientrassero nel “fatto di lieve entità” di cui al comma 5 dell’articolo 73, che prevede una pena proporzionata all’offesa.
La decisione della Cassazione
Responsabilità e prevenzione: la Corte di Cassazione chiarisce i criteri per la detenzione di droghe lievi. La corte di cassazione ha accolto la tesi difensiva, sottolineando l’importanza di una valutazione complessiva del fatto da parte del giudice. Tale valutazione, ai fini del riconoscimento del “fatto di lieve entità”, deve prendere in considerazione:
- mezzi, modalità e circostanze dell’azione: come la droga è stata acquisita, trasportata e detenuta.
- qualità e quantità della sostanza: tipologia di droga, quantità sequestrata e percentuale di purezza.
Importanza della motivazione per il controllo di legittimità
La corte ha inoltre precisato che il giudice è tenuto a fornire una motivazione adeguata e completa in merito alla sua valutazione del fatto. Tale motivazione è necessaria per consentire alla corte di cassazione di esercitare il proprio sindacato di legittimità sulla qualificazione del fatto come “lieve”.
Implicazioni per la giustizia
Responsabilità e prevenzione: la Corte di Cassazione chiarisce i criteri per la detenzione di droghe lievi. La sentenza in questione rappresenta un importante chiarimento per l’applicazione della norma relativa al “fatto di lieve entità” in materia di stupefacenti. La completa e dettagliata valutazione del fatto da parte del giudice, unitamente a una motivazione esaustiva, garantiranno un’applicazione più equa e uniforme della legge.