Responsabilità negli incidenti stradali: la Cassazione chiarisce.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5594 del 3 marzo 2025, ha stabilito un importante principio in tema di responsabilità nei sinistri stradali. In caso di investimento di un pedone, non si può dare per scontato che la colpa sia automaticamente dell’automobilista. Il giudice deve analizzare caso per caso, considerando anche eventuali responsabilità della vittima.
L’art. 2054 c.c. impone al conducente un elevato obbligo di prudenza, ma questo non significa che il pedone sia sempre esente da colpe. L’art. 1227 c.c., infatti, prevede che il risarcimento possa essere ridotto se il comportamento del pedone ha contribuito all’evento dannoso.
Come si stabilisce la responsabilità?
La Cassazione ha delineato un metodo chiaro per valutare il concorso di colpa:
Se ipotizziamo il danno subito dal pedone se il conducente avesse rispettato tutte le norme, ma la vittima avesse avuto un comportamento scorretto.
Si ipotizza il danno subito se il pedone avesse rispettato tutte le regole e il conducente fosse stato colpevole.
Si confrontano i due scenari per stabilire l’incidenza di ogni comportamento sulla dinamica dell’incidente.
Questo sistema garantisce una valutazione equa, evitando che il conducente venga ritenuto responsabile in modo automatico.
Responsabilità negli incidenti stradali: la Cassazione chiarisce. Quali conseguenze per pedoni e automobilisti?
Se viene accertato un concorso di colpa, il risarcimento può essere ridotto proporzionalmente alla responsabilità della vittima. Tuttavia, ciò non significa che il pedone non abbia diritto a un risarcimento: il danno subito deve sempre essere valutato con attenzione.
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