Con la sentenza del 17.7.2015 n. 31022, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione Penale, hanno stabilito che, in caso di commissione del reato di diffamazione a mezzo stampa – nel caso di specie, il quotidiano on line recava un articolo ritenuto diffamatorio nei confronti di un magistrato – una testata giornalistica telematica, non può essere sottoposta a sequestro preventivo, al pari di quella cartacea.
La Suprema Corte, nel motivare la sua decisione, chiarisce che Internet non è un luogo, né uno spazio, ma una metodologia telematica che consente l’accesso di tutti a qualsiasi contenuto digitale posto in rete.