La Corte di Cassazione, sez. III Civile, con ordinanza n. 8881/20 depositata il 13 maggio, ha stabilito che in caso di vendita all’asta di un bene oggetto di pegno non si applica la normativa prevista per la vendita forzata e, in particolare, il disposto di cui all’art. 2922 c.c. che nega alla parte acquirente di far valer i vizi della cosa venduta, solo in quanto le cose ricevute in pegno non sono negoziabili liberamente dal creditore garantito, comunque tenuto al rispetto delle leggi sociali inerenti alle forme particolari di costituzione di pegno e agli istituti autorizzati a fare prestiti sopra pegni ex art. 2785 c.c..